Le Iniziative

ADHOR pronte via!

Published on aprile 27, 2015 under Notizie
ADHOR pronte via!

Un cammino che vedrà partecipi e protagoniste, le tante donne e colleghe che operano nel mondo Horeca. Non mi riferisco unicamente al settore della distribuzione, il progetto vuole essere trasversale a tutta la filiera e quindi puntiamo a coinvolgere anche le gentili signore che operano nell’industria, come anche le donne impegnate, a valle della filiera, nei pubblici esercizi.

Paola-Giacchero.jpgEtica, cultura, solidarietà: sono queste le stelle comete che guideranno i nostri progetti, obiettivi che ho riscontrato con piacere sono pienamente condivisi, oltre che dal Consiglio Direttivo di Italgrob, anche dai Presidenti dei Consorzi Federati che ringrazio per il loro incondizionato appoggio, con un grazie particolare a Edoardo Solei, presidente di Horeca.it, gruppo del quale faccio parte. La valenza della figura femminile è molto attuale, infatti annotiamo con piacere come la nuova campagna istituzionale, promossa da Assobirra, a favore del consumo di birra, con lo slogan: “Birra io t’adoro” vede proprio la donna al centro della comunicazione. Siamo consumatrici di qualità, ma non solo, siamo anche molto attente a cogliere quegli aspetti e quei valori che spesso agli uomini sfuggono e che attraverso l’Associazione Le Donne dell’Horeca, avremo il piacere di mettere in pratica, a vantaggio ovviamente di tutta la filiera.

Tornando ai nostri valori guida, ho già colto un particolare interesse da parte di alcuni manager dell’industria, pronti a organizzare specifiche attività solidali che hanno il duplice scopo di raccogliere fondi e promuovere il consumo dei prodotti delle aziende che rappresentano. Questi Manager hanno ben compreso quanto possa essere potente e valorizzante un messaggio che vede un brand associato alla solidarietà. Sulla falsariga di questi concetti stiamo già lavorando al progetto che ADHOR lancerà in questo 2015. “Bollicine Solidali”, una specifica iniziativa di Marketing Solidale che punta a coinvolgere, produttori di prosecco, distributori, ristoranti e american bar. Contiamo nel prossimo numero di GBI di entrare nel dettaglio del progetto. Così come contiamo al più presto di veder coinvolte in prima persona quante più donne, anzi amiche, possibili. A proposito di amiche ritengo doveroso dare spazio alle colleghe che mi affiancano in questa nuova sfida; le ringrazio, e le presento, attraverso i loro stessi commenti.

 

Paola Giacchero

Presidente ADHOR

 

 

Fabiola-Fasolato.jpgFabiola Fasolato, ALIPRANDI Srl – Gambara (BS) del consorzio ADB Group

«Nel nostro mondo, ahimè, la componente femminile opera in silenzio e spesso senza la ribalta che merita.  Era da tempo che avevo in animo di avviare delle iniziative e dei progetti al femminile nell’ambito del consorzio di cui la nostra azienda, Aliprandi Srl, fa parte. Quindi sono stata molto contenta quando il Presidente di ADB Roberto Allievi e il direttore Paolo Marelli mi hanno, come dire, candidata a rappresentare il consorzio, grazie a loro, e ovviamente a Paola Giacchero,  sono in pista in questo progetto. Per quanto mi riguarda ADHOR è una sfida nella quale noi donne potremo dare risalto a valori spesso dimenticati e, allo stesso tempo far valere le nostre qualità. Possiamo fare molto, ne sono certa. Un pochino per volta, con tenacia e passione, porteremo avanti le nostre iniziative, allargheremo la nostra base sociale coinvolgendo le tante donne e colleghe che operano in questo settore per dare quel tocco di rosa che lo renderà migliore».

Carmen-Pettarin.jpgCarmen Pettarin, Alimentaria Srl – Gorizia del consorzio Horeca.it

«Ci credo e sono pronta, e pazienza se questo impegno mi farà lavorare il doppio, del resto, noi donne, lo abbiamo sempre fatto. Fra casa e lavoro non ci siamo mai risparmiate, magari senza ricevere quegli apprezzamenti riservati alla componente maschile del nostro mondo. Spero che il gruppo ADHOR cresca, confido nella grinta di Paola Giacchero e nella volontà delle altre mie colleghe di essere da traino alle tante donne che operano nel nostro settore. Ma non solo, vedo molto positivamente il coinvolgimento delle donne che lavorano nell’industria, insieme potremmo lavorare su più fronti sempre ovviamente all’insegna di quei valori per i quali la nostra associazione è nata e ribadisco per offrire alle donne dell’Horeca il ruolo che meritano».

Virginia-Amato.jpgVirginia Amato, Horeca Drink Sas – Torre del Greco (NA) del consorzio Di.Al.

«Sono una donna impegnata da più di vent’anni nell’azienda di famiglia dove ci lavoro a tempo pienissimo. ADHOR mi è subito piaciuta, specie sul punto che vede la valorizzazione del ruolo femminile. Devo ammettere, e lo dico con un pizzico di dispiacere, che nonostante siamo nel 2015, noto ancora, nei riguardi delle donne impegnate in distribuzione, un certo che di scetticismo. Il nostro è un mondo ancora un po’ troppo maschilista, un retaggio contro il quale forse, a cominciare da noi donne non si è mai fatto abbastanza. ADHOR va nella direzione giusta, valorizzando la donna nel contesto HoReCa, potrà acquisire valore anche tutta la filiera. Mi piace molto infatti lo slogan: “Il mondo Horeca vale di più!” Certo non sarà un’impresa semplice, gli ostacoli non mancheranno, ma ho notato che le colleghe con le quali sta cominciando questo percorso hanno la “capatosta” come la mia, e quindi sono molto fiduciosa».

Francesca-Marenzi.jpgFrancesca Marenzi, G.B. Marenzi Snc – Castelli Calepio (BG) del consorzio Beverage Network

«Sono cresciuta fra casse di birra e pedane di acqua nell’azienda di distribuzione di famiglia, con tanto di giri sul muletto sulle ginocchia di mio padre: forse per questo la presenza femminile nella mia azienda e soprattutto nei confronti dei nostri interlocutori, non rappresenta un’anomalia. Da donna mi sento pienamente valorizzata nel mio lavoro e nel mio ruolo, e proprio per questo ritengo sia giusto che quante più donne possibili nel nostro settore possano realizzare le loro aspirazioni ed ottenere i riconoscimenti che meritano. ADHOR mi piace perché sposa questi principi nei quali da donna credo fortemente, perché vuole impegnarsi su tematiche di grande importanza, a cominciare dagli aspetti sociali e solidali temi che mi stanno particolarmente a cuore, anche per il particolare percorso di studi da me compiuto»